Old ways

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    My dreams... I was seeing through her eyes! I've been crying her tears!

    Group
    veterans
    Posts
    2,411

    Status
    Offline
    P
    erché proprio quel libro? Faceva bene Cassiel a chiedersi perché tra tutti i tomi antichi, vetusti, infarciti di nozioni arcane solo quello decise di cadere direttamente con quel suono tonfo. La copertina del grosso manuale con i principi di Alchimia era rilegato in quella che sembrava inequivocabilmente una pelle rettile di color verde fangoso, con le lettere incise a fuoco ed impreziosite con uno strano materiale rinfrangente, probabilmente una lamina d'argento, riprendendo la scritta allungata ed esotica delle terre da cui proveniva.
    Le lacrime, se così possiamo definirle, smisero di scendere dagl'occhi del simbolo e del povero aiutante dell'Alchimista che, nel frattempo, nel suo tornado di emozioni stava cercando qualcosa tra gli scaffali. Quale che fosse la cosa probabilmente lo avrebbe aiutato a districare le pieghe di quel mistero che si erano appena mostrate ai presenti; inoltre solo lui e nessun altro avrebbe potuto sospettare la natura di quella sostanza densa e rossa, simile al sangue ma decisamente diversa. Un composto davvero complesso, al limite dell'omogeneità, un decotto che sublima solamente in condizioni non consentite, violando uno dei Tre Divieti. A tutti gli effetti poteva essere riconducibile ad una sorta di liquido amniotico artificiale di natura magica.
    Per il resto nulla più, il silenzio era calato di nuovo e nessun altra manifestazione magica giunse in quei luoghi. Per quel giorno, probabilmente, non sarebbe più accaduto nulla. Forse.
    Ovunque e nessun luogo ▪ fato ▪ code©



    PKMNPKMNPKMNPKMNPKMNPKMN
    N
    on si curò di nulla che non fosse prettamente legato all'avvenimento magico subito poco prima, cominciando a fumare con più alacrità la sigaretta, riducendola in un mozzicone fumante in pochissimi secondi. Sbuffava come una vaporiera mentre le meningi stavano lavorando a pieno regime, cercando di capirci qualcosa: un altro sigillo era stato spezzato, questo lo aveva ben compreso ed era infinitamente più forte di quello che era posto sulla casa di Mikael. Qualsiasi cosa dovesse contenere Regulus sospettava fosse nulla di buono.
    Si inginocchiò quando ebbe il permesso di avvicinarsi al libro e strinse gli occhi con aria infastidita, notando solo in un secondo momento la momentanea difficoltà di Cassiel. "Stai bene?" C'era della premura nei suoi modi, anche se non conosceva l'altro era piuttosto palese che era sinceramente preoccupato e non faceva nulla per nasconderlo. Gli occhi castani sondarono le macchie rosse sulle vesti - per lui sangue puro e semplice - con una certa preoccupazione. "E' meglio se ti siedi e recuperi un po' le forze." Concluse sbrigativo, tornando ora all'oggetto.
    Non riusciva a leggere quella lingua, non sapeva neanche dove cominciare ma le informazioni date dall'inserviente della casa erano sufficienti per cominciare ad elaborare la compricata rete di problemi che si stava addensando. "I Privi hanno fatto sempre così." I Privi? Coloro che non possiedono il dono della magia, è così che lui li chiama, è così che li identifica. "Riusciresti a dirci cosa c'è di vero in questo libro? Cosa è esatto?" Domandò, dando un'occhiata alla Figlia della Luna poco distante, masticandosi nel frattempo le guance.
    Ripose il mozzicone spento dentro il piccolo astuccio fatto appositamente per non sporcare l'ambiente, insieme alle altre. L'avrebbe svuotato a casa. "... E cosa di tanto potente è riuscito a rompere le vostre barriere? Sospetti? Idee?"
    Veteranoscheda pcpost: 01©
    contatti
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,419

    Status
    Anonymous
    PKMNPKMNPKMNPKMNpngpng
    I
    l contraccolpo magico che Fable aveva subito era ancora evidente nel modo cauto e un po’ esitante in cui si muoveva, nella maniera in cui si guardava intorno, quasi timorosa all’idea che le ombre tornassero all’attacco, avvolgendola e circondandola. Tuttavia, non aveva nulla a che vedere con ciò che aveva subito Cassiel: Regulus sembrò dimostrare una certa preoccupazione nei suoi confronti, e anche lei subito dopo non fu da meno.
    «Sì, dovresti sederti e riposare un attimo. Prendi una tazza di tè, è ancora tiepido» gli propose in tono lieve e gentile, tornando ad alzarsi in piedi per avvicinarsi al Figlio del Crepuscolo e accompagnarlo fino al divanetto. Se avesse accettato la sua proposta, si sarebbe affrettata a servirgli una tazza di tè e a offrirgliela con una vaga espressione di apprensione, sedendosi poi accanto a lui per fargli compagnia.
    Da quella posizione, poté osservare in silenzio gli altri due presenti nella stanza. Mikael sembrava alquanto adirato per quell’inaspettata intrusione in casa sua che aveva preso tutti alla sprovvista e, forse spinto proprio dall’offesa che quell’oltraggio aveva causato, aveva infine accettato di collaborare con loro, seppur secondo i criteri della sua neutralità. Di fronte a quella concessione, le labbra di Fable – che erano diventate una linea sottile e perfettamente dritta dal momento in cui quel sigillo si era spezzato – s’incurvarono in un breve sorriso: era contenta di essere riuscita a fargli vedere almeno un po’ la realtà dei fatti, ma purtroppo quello non era il momento di festeggiare.
    Con un sospiro, il suo sguardo si spostò sull’altro umano. Regulus aveva recuperato il libro che poco prima anche lei aveva osservato con una certa curiosità, e aveva cominciato a sfogliarlo cercando invano di comprenderne il contenuto.
    Fu di nuovo Cassiel a intervenire, e Fable lo ascoltò con attenzione, continuando tuttavia a osservare la copertina del volume tra le mani del giovane Crowley per tutto il tempo. «Non solo i Privi. Trascrivere il sapere per trasmetterlo alle generazioni future è sempre stata usanza anche tra i Figli della Luna» commentò, tornando in piedi e compiendo qualche passo nella sua direzione. Se Regulus avesse portato il libro a un’altezza tale da permetterle di consultarlo, Fable ne avrebbe studiato a sua volta gli strani caratteri segnati a mano sulle pagine, riflettendo qualche istante. «Ho già visto questi caratteri… Ho un libro così, a casa, ma non sono mai stata in grado di tradurne il contenuto» osservò, in punta di piedi, riflettendo l’occhiata che il rosso le aveva lanciato poco prima. Purtroppo non sapeva come interpretare quegli strani segni, quindi dovevano sperare nel fatto che Mikael o Cassiel potessero suggerire loro la soluzione a quell’enigma.
    Tra i due, era più probabile che fosse Cassiel a farlo, vista la sua indole molto più propensa a interagire con loro, perciò fu a lui che Fable rivolse la sua attenzione, in attesa della risposta alle domande che Regulus aveva già ampiamente reso note. «Quello a cui abbiamo assistito sembrerebbe essere un affronto diretto alla vostra autorità, qui in casa vostra. Cosa o chi, rinchiuso a sua volta da un Sigillo potente come il vostro, potrebbe avere l'ardire di sfidarvi in questa maniera, senza temervi?» rifletté ad alta voce. Sì, in un certo senso anche loro avevano sfidato l'autorità di Mikael diverse volte quella sera, con le loro parole, ma ciò non aveva nulla a che vedere con un vero e proprio attacco alle loro sensibilità magiche come quello che era avvenuto poco prima. Quello era un vero e proprio annuncio all'intera comunità magica, un avvertimento che non poteva essere ignorato.
    Cercapokémonscheda pc ■ Post: 06 ■ ©
    www
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Back Home

    Group
    veterans
    Posts
    8,795
    Location
    Mondo Distorto

    Status
    Offline
    Avere accanto degli umani che si preoccupavano per lui, una creatura antica che in teoria poteva aver vissuto eventi ben peggiori, metteva un po' in imbarazzo Cassiel.
    Per carità, non che gli dispiacesse, tutt'altro, ma... non ci era abituato, era strano.
    Di solito sono gli uomini le creature fragili, non quelle come lui.
    «Io... sto bene, vi ringrazio.» Poi era chiaro che non fosse al massimo della propria salute, ma nemmeno era messo così male «Apprezzo molto la vostra premura, dico sul serio.»
    Un sorriso gentile ai due prima di alzarsi e seguire il consiglio di Fable, accomodandosi sul divano e accettando con gratitudine la tazza di tè ancora tiepido e la compagnia della ragazza.
    "Ho già visto questi caratteri… Ho un libro così, a casa, ma non sono mai stata in grado di tradurne il contenuto"
    Cassiel piegò appena la testa per osservare la ragazza con l'occhio non danneggiato, un lampo di curiosità sul suo volto.
    «Ringrazia chi ti ha lasciato quel libro e i suoi antenati prima di lui, la venerabile civiltà degli Admirabilis è estinta da tanto tempo e il loro sapere è andato quasi completamente perduto.»
    Era un volume prezioso, ma pur conoscendola appena era sicuro che la ragazza l'avrebbe conservato con la cura che meritava.
    "Riusciresti a dirci cosa c'è di vero in questo libro? Cosa è esatto?"
    Gli fece cenno di avvicinarsi e, una volta posato il libro sul tavolo in modo che tutti quanti potessero osservarne le pagine scritte in quei caratteri antichi, cominciò a sfogliarlo con attenzione utilizzando la mano non sporca.
    «Tralasciando i pochi errori alla base di alcuni concetti che rendono inutili le spiegazioni successive, più che altro presenta piccole inesattezze.»
    Dovevano forse basarsi su quelle? No, così illustrata la magia non avrebbe prodotto alcunché.
    «L'Alchimia si differenzia a seconda delle civiltà e del periodo storico, nonché di chi ne fa uso... il processo che utilizza Mikael per ottenere un risultato è ovviamente diverso da quello degli umani e anche se i passaggi vengono chiamati con nomi diversi o hanno una successione lievemente differente non è impossibile arrivare alla medesima conclusione.»
    Non sapeva quanto gli umani ne sapessero al riguardo, dunque quella piccola premessa gli era sembrata doverosa.
    «Detto questo, senza stare a scendere nei dettagli e nelle differenze tra la loro Alchimia e la nostra, questo libro ne illustra i principi base, le definizioni, alcune semplici applicazioni per chi sta cominciando ad avvicinarsi a simile arte, le differenze tra la materia inorganica, più facile da manipolare, e quella organica, i limiti etici dati da quella civiltà e quelli universali.»
    Avrebbe lasciato a loro eventuali domande, non avrebbe avuto senso perdersi in maggiori dettagli se loro non ne sapevano alcunché.
    Prima la parole di Regulus e poi quelle di Fable: insomma entrambi erano convinti - a ragione - che una creatura forse più potente di loro avesse lanciato il guanto di sfida con quella plateale dimostrazione di forza.
    «Il sigillo posto sulla mia dimora si è indebolito a causa del mio... sonno, ma è anche vero che non molti tra i maghi umani e le creature magiche hanno provato a violare i confini di questa proprietà.»
    Mikael si era riavvicinato a loro in un fruscio di vesti, sguardo torvo e con una piccola ampolla piena a metà di un qualcosa denso, vischioso e nero come il cielo notturno senza stelle.
    «Bisogna essere dotati di ben poco giudizio e molta forza per attirarsi l'ira dei Figli del Crepuscolo.»
    Parole pronunciate non con boria, quanto con la neutra intonazione di chi sta esponendo un fatto assolutamente vero e inevitabile.
    «Chi per avidità e chi per dimostrare la propria abilità, ma in ogni caso in pochi ci sono riusciti e ancor meno non hanno pagato per un simile affronto.»
    «Hanno tutti ricevuto ciò che meritavano.»
    Ecco.
    Quindi no, non avevano idea di chi potesse aver osato tanto.
    l'alchimistaschedaPost: 06code
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    My dreams... I was seeing through her eyes! I've been crying her tears!

    Group
    veterans
    Posts
    2,411

    Status
    Offline

    PKMNPKMNPKMNPKMNPKMNPKMN
    I
    l suo comportamento, quell'essere ostico contro tutto e tutti cambiò nel momento esatto in cui Cassiel si era sentito male. Per quanto rimase distante, controllò il libro, lasciò che Fable lo prendesse e così anche il più giovane dei Figli del Crepuscolo, controllò spesso e volentieri la condizione fisica dell'altro. Certo, era un semplice sguardo, ma aveva tutta l'intenzione di non abbandonarlo nel suo dolore, qualunque esso sia.
    C'era da dire però che stava letteralmente fumando e non per via delle sigarette, ma per la quantità enorme di pensieri che si stavano agglomerando nelle meningi a formare un tifone di ipotesi che non riusciva a collegare l'una con l'altra e la cosa - era palese - gli stava dando un gran fastidio. Aveva le braccia incrociate e la mano destra sollevata fino alle labbra, il dito indice che strusciava ripetutamente contro il labbro inferiore e gli occhi ridotte oramai a due fessure.
    La spiegazione era semplice, forse il preambolo un po' pomposo ma in sostanza l'uomo con l'occhio sanguinante - ricordiamo che per lui era ancora sangue - riusciva a snocciolare concetti che potevano essere tutte potenziali chiavi di volta. Di certo notava come i tipi dai capelli chiari, compresa Fable, erano incuriositi l'uno dagli altri mentre lui non aveva tutta questa sete di conoscenza. Stava imparando perché serviva, che era ben diverso. "Quindi sostanzialmente questo è il manuale base dell'allegro alchimista, volume uno, di un popolo che viveva sotto il mare." Poi all'improvviso un dubbio. "O stiamo parlando di altri Admirabilis?" Loro erano antichi davvero, questo Regulus doveva ammetterlo, quindi chiedere conferma non avrebbe mai e poi mai fatto male.
    Inoltre, parafrasando le parole dei due, sembrava che il fautore di quell'atto di guerra non era conosciuto o tantomeno sospettato. "Grandioso! - E' ironia Fable." Aggiunse, dato che prima la bionda sembrava non aver capito la sottile capacità del Magus di smorzare le proprie preoccupazioni con battute o altri strattagemmi.
    Si spostò verso il fuoco, le mani dietro alla nuca ed i gomiti piegati, espressione seria mentre guardava danzare le lingue infuocate nel camino. Prese un profondo respiro e cominciò a parlare, non guardandoli direttamente. Era curioso di sapere che cosa c'era nella fiala dal contenuto nero ma qualcosa gli suggeriva che, probabilmente, avrebbe scoperto da lì a poco l'effettiva efficacia della sostanza. "Fatto sta che qualcuno o qualcosa si è risvegliato come voi e che in quel libro c'è un possibile indizio." Un altro respiro. "Magari portare un altro libro di alchimia, più recente, potrebbe essere utile per quadrare le verità che stiamo cercando..." E lui della verità era maestro. Ci pensò con più attenzione ed annuì. "Potrebbe essere un inizio..."
    Veteranoscheda pcpost: 01©
    contatti
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,419

    Status
    Anonymous
    PKMNPKMNPKMNPKMNpngpng
    A
    Fable non era sfuggita la differenza caratteriale che intercorreva tra i due Antichi. Se Mikael preferiva apparire come una creatura inarrivabile e in un certo senso non molto dissimile da Shaikh in quanto ad atteggiamento di superiorità, al contrario Cassiel sembrava molto più… umano? Probabilmente non era il termine adatto da utilizzare in quel contesto, ma in mancanza d’altro le sembrava di certo il più adeguato.
    Rispose al suo sorriso, scuotendo appena il capo come a voler dire che non le dava disturbo assicurarsi che si riprendesse da quella grave reazione, e si assicurò che fosse quantomeno comodo e il più possibile confortevole – grazie anche a quel meraviglioso tè – prima di tornare a volgere le proprie attenzioni alle questioni importanti.
    “Ringrazia chi ti ha lasciato quel libro e i suoi antenati prima di lui […]”
    «Certamente, non smetterò mai di ringraziarli per questo. Credo si possa considerare un piccolo, inestimabile tesoro… Anche se non sapevo che si trattasse degli Admirabilis» ammise candidamente, con sguardo pensoso. Non aveva problemi a rendere nota la propria ignoranza in merito; era giovane e c’erano ancora tante cose che non conosceva, lo trovava più che normale.
    Ascoltò quindi con estrema attenzione le spiegazioni del Figlio del Crepuscolo più giovane, osservando al contempo i caratteri elegantemente disegnati sulle pagine del libro, quasi speranzosa di riuscire magicamente a capire come leggerlo. Quello che Cassiel stava raccontando era un riassunto scrupoloso, sì, ma comunque generico, e dubitava che in questo modo sarebbero riusciti a capire a cosa si riferisse quell’oscura entità, perché aveva scelto di attirare i loro sguardi proprio su quel tomo in particolare.
    Regulus non aveva la stessa… poeticità diciamo (?), e il suo riassunto fu molto più conciso, anche se aggiunse un’informazione che le mancava. «Ohw, vivevano in fondo al mare?» chiese, piena di curiosità. Quello però non era un dettaglio importante, immaginava.
    Mikael e Cassiel fecero intendere come non avessero idea di chi avesse osato sfidarli in maniera così scenica, e Regulus non trattenne un’esclamazione, curandosi però di spiegargliela. «Lo immaginavo, stavolta» concesse lei, con un piccolo sorriso. Nel tempo probabilmente avrebbe imparato a riconoscere meglio il lato ironico di Crowley, ma nel frattempo cominciava già a far pratica.
    «Sì, ritengo che una ricerca più approfondita sia necessaria» fu invece più seria, nel dirsi d’accordo con l’idea di estendere la loro ricerca in modo da riuscire a capire quale fosse la traccia da seguire per risolvere quel pericoloso mistero.
    «Tra le righe di questo volume si nasconde certamente un avvertimento o un indizio che potrebbe aiutarci a capire tutto, ma voi ne conoscete così bene le pagine che potreste sorvolarlo senza rendervene conto» continuò poi, portando gli occhi al cielo e una manina sulla guancia, quasi stesse riflettendo ad alta voce sulla questione. Sapeva bene che, a volte, rileggere uno stesso libro due volte significava leggerlo in maniera più superficiale, senza più assaporarne i dettagli come la prima volta… Rileggerlo per secoli poteva essere di certo ancor più noioso per delle menti acute come le loro, soprattutto perché si trattava di principi base. «Noi potremmo aiutarvi. In quanto meno esperti, potremmo avere diversi dubbi e interpellarvi su ogni cavillo fino a comprendere dove si nasconde questa verità… Ma ci serve di certo qualche altro libro sullo stesso argomento per capirne di più» continuò, spiegando meglio la sua idea, e allo stesso tempo riprendendo a supportare quella di Regulus.
    Rimase quindi per qualche istante in silenzio, riflettendo, poi tornò a osservare i presenti. «Non so se il volume che ho a casa parli di Alchimia, non sono mai stata in grado di leggerlo, ma posso mettermi nuovamente in viaggio per Cancer City e poi tornare qui» concluse infine, con fare propositivo.
    Cercapokémonscheda pc ■ Post: 07 ■ ©
    www
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Back Home

    Group
    veterans
    Posts
    8,795
    Location
    Mondo Distorto

    Status
    Offline
    Alla più giovane delle due creature non sfuggirono le occhiate preoccupate di quell'umano in apparenza tanto ruvido e insensibile né l'apprensione di Fable e, tra sé e sé, si trovò ad apprezzare simili dimostrazioni di umanità a lui quasi sconosciute.
    Poi insomma, a modo suo Mikael sapeva dimostrarsi attento e premuroso, ma... era comunque Mikael, era diverso.
    «Il popolo che viveva sotto al mare?» Un'occhiata perplessa a Regulus «Le rovine della loro civiltà sono effettivamente state sommerse dal mare e la vita degli Admirabilis era strettamente legata all'acqua, ma che io sappia vivevano con i piedi ben piantatati per terra.»
    Che fosse un curioso caso di omonimia? Pazienza, non era quello il punto della faccenda, al momento.
    "Magari portare un altro libro di alchimia, più recente, potrebbe essere utile per quadrare le verità che stiamo cercando..."
    «No, questo è fuori discussione.» Con nell'altra mano una seconda ampolla trovata chissà dove - vuota, questa volta - Mikael si intromise nella discussione guardando con severità prima i due umani e poi il proprio simile «In questo luogo vi sono tanti, tantissimi libri e la maggior parte riguardano l'alchimia, non sarebbe un problema sceglierne uno più recente, con meno errori o in una lingua comprensibile anche per voi... se però questo ha reagito ad un determinato avvenimento è perché vi è in qualche modo legato.»
    Se da una parte l'Alchimista era consapevole della casualità che animava l'esistenza, dall'altra sapeva che sarebbe stato da sciocchi ignorare un simile segnale: quel libro era importante, poi non sapeva come ma suvvia, dettagli.
    "Non so se il volume che ho a casa parli di Alchimia, non sono mai stata in grado di leggerlo, ma posso mettermi nuovamente in viaggio per Cancer City e poi tornare qui."
    Un lungo, lunghissimo attimo di silenzio.
    «Dici davvero?»
    «Dico che sarebbe immorale non verificare la natura di tale libro.»
    «Assolutamente immorale.»
    «Sicura che sia davvero un libro originale della stirpe degli Admirabilis?»
    «Finché non controlliamo non possiamo saperlo, in ogni caso non disturbarti, sono disposto a spostarmi io sino alla tua dimora per garantire uno spostamento adeguato che non rovini il volume.»
    Chiaramente un modo per ficcanasare in casa di Fable alla ricerca di altri tesori e l'eccitato botta e risposta dei due Figli del Crepuscolo non si fermò sino a che, con aria soddisfatta, Mikael non posò le due ampolle sul tavolino e le tese entrambe le mani con l'intenzione di farsele stringere.
    «Fable, giovane umana, accettiamo la tua proposta: il tuo libro in cambio di uno dei nostri in modo che la conoscenza continui ad alimentare le nostre menti e che la scintilla dell'interesse nei confronti di ciò che non conosciamo non rimanga mai sopita.»
    Se l'intenzione di Fable era di non farsi coinvolgere dalla curiosità di Mikael e del suo assistente, aveva sbagliato a pronunciare ad alta voce tali parole.
    In ogni caso, a proposito di libri, rimaneva aperta la questione sul perché fosse caduto dalla libreria proprio quello che ora era tra le mani del Figlio del Crepuscolo e nessuno in quella stanza pareva essersi avvicinato alla soluzione.
    «Cosa ricordi della civiltà degli Admirabilis, Cassiel?»
    Una domanda formulata in modo gentile come quella di un maestro che cerca di stimolare il pensiero critico del proprio alunno prediletto e del resto della classe che non riesce a stare al passo con lui (smettila di fare il bullo con gli umani, Mikael) e, conoscendolo, aveva probabilmente già intuito la risposta al loro quesito, ma per quanto guidati da uno delle propria specie, vedere gli umani che cercavano di raggiungere la soluzione tramite piccoli indizi e frammenti di discorsi più ampi lo interessava e non poco.
    «Come ho già detto si trattava di un'antichissima popolazione legata al mare di un territorio lontano... erano famosi per la predisposizione naturale nei confronti di qualsiasi forma d'arte, che fosse pittura, musica, costruzione di immensi e splendidi edifici o perché no minuscoli congegni apprezzati più per la particolarità tecnica che per l'utilità...»
    A furia di leggere e rileggere libri e manoscritti, il più giovane delle due creature aveva accumulato una notevole quantità di conoscenze e non gli era necessario dover consultare alcun volume per poter esporre, a grandi linee, la storia e la cultura di alcune delle civiltà più significative di questo mondo.
    «La loro abilità nel campo dell'Alchimia era discreta ma non particolarmente significativa, al contrario di...»
    Rimase un attimo immobile, come colpito da un'idea folgorante.
    «Tutti discendenti dalle stesse genti, ai confini del territorio in cui vivevano gli Admirabilis vi erano i due regni a loro alleati: quello degli Adamanti e quello dei Seleniti. Mentre i primi erano strettamente legati alla natura e preferivano una vita semplice, definiamola così, i secondi svilupparono una straordinaria civiltà avanzata portata avanti dalle scoperte nel campo dell'Alchimia che però... non risultarono gradite a tutti, in particolar modo agli Admirabilis.»
    Guardò prima Fable e poi Regulus, cercando di capire se stavano cominciando ad afferrare il nocciolo della faccenda.
    «Cominciò come incidente diplomatico e si concluse in una vera e propria guerra in nome delle idee e del proprio credo, della morale e di ciò che è considerato giusto... sapete qual è la base dell'Alchimia degli Admirabilis? Ciò che è scritto in ogni prima pagina di ogni libro sull'argomento e viene ripetuto per capitoli e capitoli nei volumi di base? La vita, in qualsiasi sua forma ed accezione, è sacra.»
    Un nuovo fruscio di abiti quando l'Alchimista si spostò alla ricerca di altro nella libreria, volto corrucciato e aria grave.
    «Se la pacifica popolazione degli Admirabilis ha sentito necessario muovere i passi verso la guerra nei confronti dei Seleniti è perché questi ultimi erano andati troppo oltre, si erano macchiati di un crimine imperdonabile per i più: sostituirsi alla Fonte Primaria, Dio o chiamatelo come volete manipolando e giocando con la vita dei viventi.»
    Che traessero da sé le proprie conclusioni.
    l'alchimistaschedaPost: 07code
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    My dreams... I was seeing through her eyes! I've been crying her tears!

    Group
    veterans
    Posts
    2,411

    Status
    Offline

    PKMNPKMNPKMNPKMNPKMNPKMN
    S
    i grattò distrattamente la testa mentre veniva corretto, invero era interessato al discorso ma non abbastanza da potersi sentire piccato dalla correzione. Aveva delle informazioni a metà che ora erano state colmate, quindi meglio di niente, inoltre aveva guadagnato qualcosa in via del tutto gratuita: un centro perfetto. Si girò a guardare Mikael quando palesò il suo parere negativo nell'introdurre un secondo libro esterno per agevolare la ricerca, rispondendogli con una debole alzata di spalle. Suo nonno sarebbe stato davvero felice di non far uscire niente dalla biblioteca di famiglia, anche fosse per scongiurare il risveglio del più potente e pericoloso demone intrappolato nelle viscere di Owari.
    Di certo però sollevò un sopracciglio quando i due antichi dimostrarono tanto appassionato interesse per il volume di Fable, soppesando attentamente i loro modi improvvisamente attivi ed entusiastici. Sospettoso di natura, si limitò a registrare la reazione dei tre, aggiungendo alla sua valutazione una postilla: quelli con i capelli chiari stavano facendo comunella.
    Da una parte l'uomo non approvava troppo quelle strane interazioni, soprattutto per le indoli dei figli del Crepuscolo, non ancora ben delineate - seppur Cassiel fosse più simpatico del suo Maestro - ma dall'altra considerava un bene che una discendente dei Figli della Luna potesse allacciare un rapporto con gli altri due membri. Si potevano considerare parenti alla lontana, dopotutto. Molto alla lontana.
    Da lì a poco partì lo spiegone, sottoforma di normale dialogo tra Allievo e Maestro, districando l'aneddoto degli Admirabilis e delle altre due genealogie antiche e di come una di queste nello specifico trovò in questo popolo sprofondato negli oceani degli avversari offesi al punto da scatenare una guerra. Il mosaico si stava lentamente formando e seppur avessero ancora pochissimi pezzi, qualcosa stava affiorando: l'alchimia era la base, l'intero disegno su cui danzavano le leggi di quella strana scienza arcana, l'Ars Primaria di Mikael e di Cassiel.
    Si afferrò il mento con fare meditabondo, gli occhi stretti e l'espressione concentratata; seguiva ogni parola con il giusto interesse ed avidità - era comunque un mago anche lui - indurendo involontariamente i tratti del volto ad ogni parola di più. Erano elucubrazioni che non gli piacevano ma, doveva ammetterlo, possedevano una base tremendamente solida. Si passò le dita tra i capelli per smorzare un po' la tensione. "Quindi abbiamo a che fare con qualcosa che non solo è una delle branche più complicate della magia, ma anche con qualcosa che è proibito pure per chi la studia? Ed io che speravo di andare in vacanza a Sinnoh nel prossimo fine settimana!" Spostando gli occhi castani su Fable, con espressione eloquente.
    Scrollò le spalle e scosse la testa. "Bene, allora possiamo averne uno da leggere ora?" Non c'era bisogno di specificare che il libro dovesse contenere il più possibile nozioni identiche al tomo caduto dopo lo smottamento arcano.
    Veteranoscheda pcpost: 01©
    contatti
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,419

    Status
    Anonymous
    PKMNPKMNPKMNPKMNpngpng
    S
    e c’era qualcosa che accomunava Fable a quelle due creature così antiche – oltre ai loro capelli chiari, segno evidente di una qualche parentela molto alla lontana, che distingueva certamente i tre dalla stirpe di Regulus – era la curiosità. Le sue labbra s’incurvarono infatti naturalmente in un sorrisetto divertito, nel sentirli dimostrarsi così interessati a quel libro che lei aveva dichiarato di avere. Si trattava di una curiosità innata, qualcosa che a quanto pareva doveva far parte del loro sangue, perché così come lei non aveva potuto trattenersi dall’osservare qualsiasi oggetto si trovasse all’interno della dimora di Mikael, anche i due alchimisti non vedevano l’ora di mettere le mani su un libro che non faceva parte della loro collezione.
    Quando poi parlarono di “accettare una proposta”, Fable inclinò appena il capo da una parte, pensosa. Lei non aveva parlato di proposte, ma se il loro modo di agire era così somigliante a quello del Mercante, forse anche lei avrebbe potuto approfittarne per avere qualcosa in cambio. Un piccolo strappo alla sua etica personale, insomma, in nome di un bene comune. Non c’era nulla di male, no?
    «Ebbene, farò in modo di portare qui il libro la prossima volta che ci vedremo. Posso avere lui in cambio, al posto di un libro?» chiese, indicando però il vaso di vetro dentro il quale galleggiavano quegli occhi, che non avevano smesso di guardare in giro per tutto il tempo. Eh, che ci vogliamo fare, Fable era fatta così: più una creatura era stramba e più lei voleva tenerla per sé, e quei poveri occhietti avevano attirato la sua attenzione fin dal primo momento.
    Fable e Regulus ascoltarono con molta attenzione quel lungo racconto su quelle antiche popolazioni che l’antica arte dell’Alchimia aveva legato allo stesso destino, seppur in due maniere differenti. Da come ne parlavano, era ovvio che lei si sentisse più affine a quei pacifici Adamanti di cui si era solo brevemente accennato qualcosa, tuttavia il fulcro della questione erano gli Admirabilis, e ancor più i Seleniti. Non c’era bisogno di scendere nei dettagli, affinché la Figlia della Luna comprendesse le dinamiche di ciò che era avvenuto in passato.
    Lo sguardo solitamente sognante di Fable si era fatto stranamente più serio e pensoso, quasi persino lei dovesse scendere a patti con una possibile realtà che non le piaceva affatto. «Comincio a comprendere perché avessi percepito gli Equilibri della Natura vacillare. La minaccia che dobbiamo affrontare potrebbe essere contronatura così come lo erano le pratiche dei Seleniti. Magia oscura e proibita…» sussurrò quelle ultime parole con lo sguardo che si soffermava su un punto imprecisato della stanza. Non era per nulla tranquilla all’idea di poter avere a che fare con una situazione simile: legata al mondo naturale com’era, sapeva quanto fosse importante che non si superassero certi limiti.
    Anche Regulus fece le sue osservazioni a riguardo, dimostrando a sua volta di aver compreso quanto ciò in cui si stavano addentrando fosse pericoloso… Eppure fu quell’ultima frase ad attirare le capacità empatiche di Fable, che non poté proprio trattenere un commento a riguardo. «Ohw, mi rincresce, Regulus… Era una splendida idea. So che Nevepoli è molto bella, in questo periodo dell’anno» disse, quasi a smorzare la tensione per un attimo, sempre con quella sua vocina fin troppo innocente. Forse non aveva compreso l’ironia, di nuovo, eppure una scintilla di lieve divertimento nei suoi occhi diceva tutto il contrario, stavolta. Non impicciarti nelle faccende romantiche altrui, Fable, non mi pare il momento. «Ritengo che la tua vacanza dovrà essere rimandata, però. Dobbiamo davvero approfondire l’argomento prima, in modo da poter avere le giuste conoscenze per capire cosa ci attende» concluse, tornando alle questioni più serie, rivolgendo di nuovo la sua attenzione ai due Alchimisti. Non aveva bisogno di echeggiare la domanda che era già stata posta dall’altro umano, a questo punto era evidente che dovessero cominciare un vero e proprio lavoro di studio e ricerca assolutamente necessario per muovere ulteriori passi avanti.
    Cercapokémonscheda pc ■ Post: 08 ■ ©
    www
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Back Home

    Group
    veterans
    Posts
    8,795
    Location
    Mondo Distorto

    Status
    Offline
    "Ebbene, farò in modo di portare qui il libro la prossima volta che ci vedremo. Posso avere lui in cambio, al posto di un libro?"
    I due Alchimisti rimasero in silenzio per qualche attimo, attoniti, per poi scoppiare a ridere di gusto - Mikael, chiaramente - e lasciarsi scappare un sospiro di sollievo - Cassiel, questa volta - di fronte al divertimento dell'altro.
    L'aveva presa bene, anche per quel giorno Fable era salva.
    «E sia! Potrai tenere con te ciò che rimane del ficcanaso per tutto il tempo della consultazione, a meno che tu non voglia lasciarci il libro per poter vantare l'eterna compagnia di un insolente come te.»
    Un sorrisetto tentatore che si allargò sentendo le successive parole dei due, soddisfatto che gli umani fossero abbastanza svegli da cogliere l'importante nocciolo della questione, anche se come al solito non si scompose più di tanto di fronte alla loro legittima preoccupazione.
    "Ed io che speravo di andare in vacanza a Sinnoh nel prossimo fine settimana!"
    La creatura dai lunghi capelli bianchi mosse una mano con un gesto di noncuranza, non comprendendo la motivazione dietro a simili parole.
    «Nessuno ti impedisce di andare in vacanza, non saranno di certo una manciata di attimi a cambiare le sorti di ciò che deve essere fatto» Un'altra dimostrazione di come Mikael avesse delle differenti priorità rispetto ai suoi ospiti «Comprendo che si tratti di una faccenda importante, ma non fatevi sommergere ed annichilire... la vostra vita è breve, non trascuratela in nome di un qualcosa che rischia di schiacciarvi.»
    Con una flemma ed una calma invidiabili, come se l'ordine delle cose non rischiasse di essere sovvertito, il Figlio del Crepuscolo stava consigliando ai suoi eroi di godersi la vita.
    «La nostra stirpe non si tira indietro di fronte al nuovo e non ha paura di studiare, analizzare e applicare pratiche che ai più potrebbero sembrare controverse, ma ciò a cui si dedicavano i Seleniti è sovverte ogni tipo di equilibrio e ciò non può essere accettato.»
    Anche se in un modo un po' indiretto, per la prima volta una delle due creature aveva espresso un proprio giudizio morale riguardo ciò che stava accadendo.
    «Non disponiamo di volumi in lingue a voi comprensibili, ma posso trascrivere ciò che potrebbe essere d'interesse in modo da farvi avere una base scritta su cui studiare ed eventualmente annotare le vostre osservazioni personali... in cambio, conoscenza per conoscenza, voi mi aiuterete a comprendere questo mondo moderno.» Avrebbe potuto applicare sui libri della biblioteca una semplice magia di trasmutazione cambiando i testi da una lingua a lui nota ad un'altra, ossia quella comprensibile agli umani, ma la sua natura di creatura incline ai patti e alla curiosità era emersa più prepotente che mai «La comprensione del mondo avviene principalmente tramite l'esperienza diretta e cosa c'è di meglio che avere delle guide che da esso sono stati forgiati?»
    In poche parole i due avrebbero dovuto accollarsi la presenza e la curiosità di un essere sovrannaturale, ma sarebbe stata una cosa da poco di frone alla prospettiva di salvare il mondo in cui vivevano, no?
    l'alchimistaschedaPost: 08code
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    My dreams... I was seeing through her eyes! I've been crying her tears!

    Group
    veterans
    Posts
    2,411

    Status
    Offline

    PKMNPKMNPKMNPKMNPKMNPKMN
    I
    n un primo momento le parole di Fable non sortirono alcun effetto, era troppo sovrapensiero per cogliere quella frecciatina neanche troppo velata su nevepoli ma quando lo colse uno starnuto - anche bello forte - che riparò con la mano destra, tutto divenne improvvisamente chiaro. Tirò su l'aria con il naso mentre gli occhi leggermente brucianti per via del buio, del fumo del camino e dell'imminente raffreddore che stava per distruggerlo fissarono di rimando la biondina che se la cantava e suonava con gli antichi. "Allora sai usare il sarcasmo quando vuoi..." Commentò, biasciando, ancora scosso dallo starnuto.
    Rispostò di nuovo la propria attenzione verso i due che parlavano, così lontani dall'essere umani che prendevano tutto in una maniera che a Regulus non era congeniale.
    Ne era infastidito ma non arrabbiato, seppur una parte di sé non poteva fare a meno di pensare che la loro estinzione era dovuta proprio al loro modo di porsi e di reagire, secondo tempi molto più lunghi della norma umana. Evitò però di dirlo, aveva ben altro a cui pensare, qualcosa che sembrava voler riprendere il suo posto nel mondo o qualcosa del genere.
    Sta di fatto che Mikael continuava ad essere lascivo mentre Cassiel sembrava intavolare le trattative.
    No, non le trattative. Un patto.
    La reazione sul volto del giovane umano fu così repentina da risultare terribile e splendida allo stesso momento; i suoi tratti si tesero come una pelle finta su uno stampo di cera ancora caldo, sciogliendo quell'ostinazione perenne, lasciando spazio ad un improvviso interesse famelico. Chiuse subito gli occhi e si strinse con forza il setto nasale, facendo una certa fatica a riprendere la concentrazione. Aveva risollevato un interesse sopito e maligno, che venne spinto in un angolo del proprio io con tutte le forze.
    "... Quindi..." avanzò piano verso Cassiel, continuando a parlare. "Noi ci impegnamo a farti capire il mondo umano e tu ci aiuterai con gli scritti così da poterli leggere..." Non aveva nulla di minaccioso, era solo pragmatico in maniera impressionante, non più tanto vicino alla condizione che aveva difeso per tutto quel momento, quell'umanità sbandierata malamente e a denti stretti ma molto più incline alle creature antiche. Un affarista. "E... cosa succede se non manteniamo i patti?" Chiese in maniera piuttosto candida, lasciandosi trasportare dalla magia nel proprio sangue. I Diavoli Crowley che fanno patti. "Non che possa succedere, un patto è un patto, ma capisco bene che vogliate garanzie. Come io voglio le mie, d'altronde."
    Veteranoscheda pcpost: 01©
    contatti
     
    Top
    .
24 replies since 19/2/2019, 23:59   1908 views
  Share  
.
Top
Top